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ANTICIPO TFR: dai, spendi tutto quello che hai!

Capisco che è un pò da malati di mente commentare una norma “lavorativa” la mattina del 26 dicembre…Ma, essendo orfano di tutt’altri interessi, non voglio cadere nella trappola di chi, approfittado del torpore tipico natalizio, spera che nessuno si accorga delle nefandezze contenute nelle leggi di fine anno. Sono di ieri l’altro i primi decreti attuativi del Jobs act in merito a sopressione dell’art.18 e contratto a tutele crescenti, sui quali mi riprometto di approfondire nei prossimi giorni (magari l’ultimo dell’anno, per tener viva la malattia mentale!-)

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Oggi volevo spendere due parole su una norma, contenuta nella Legge di Stabilità che consentirà, ai lavoratori che ne facciano richiesta e che abbiano almeno sei mesi di anzianità, dal 1° di marzo del 2015, di richiedere l’anticipazione in busta paga della quota mensile di TFR maturata.
La norma è simpaticamente definita “sperimentale”..perchè, al momento, applicabile fino al 2018. Evidentemente, prima di spingere l’ombrello giù, fino in fondo, vogliono capire se l’inculata è digerita senza troppe sgradite conseguenze.
Perchè, naturalmente, di grande inculata si tratta.
Inculata di doppia o tripla natura.
La prima, la più facile da capire e forse la più difficile da digerire, è di natura fiscale. La quota di TFR in busta paga sarà tassata con le aliquote Irpef correnti anzichè a tassazione separata, il che significa, per redditi medi, un aumento di aliquota che oscilla dal 4 all’8%. A tutti i lavoratori, anche a quelli che non ne faranno richiesta, nel frattempo viene aumentata dal 10 al 17% l’aliquota sulla rivalutazione del TFR, quasi proprio a voler dire: “vedi, caro coglione, se tieni il tuo TFR in azienda, noi ti raddoppiamo le tasse sugli interessi che maturi, non ti conviene tenerlo lì” e molti, purtoppo, si arrenderanno. Così come saranno costrette ad arrendersi quella miriade di piccole aziende, che ricordo rappresentanto la stragrande maggioranza del tessuto produttivo del nostro paese, che, già stramete da una crisi economica lacerante, saranno costrette ad anticipare ulteriore liquidità, che non posseggono, e che le banche si guarderanno bene dal concedere a basso prezzo.(sullo strozzinaggio che stanno proponendo le banche in previsione di questa normativa andrebbe aperto un capitol a parte)
La seconda ragione, la migliore per un governo che pensa ogni giorno a come conquistare un punto in percentuale in più nei sondaggi e a restare in testa fino alle prossime elezioni, è quello di far spendere a chi oggi sta tirando la cinchia, il più possibile. Lo stipendio non basta? Non bastano gli 80 euro perchè te li abbiamo ripresi con IMU, TASI, Tarsu e porcate varie? Bene, usa la tua liquidazione, purchè tu spenda! Spendi, consuma, tieni viva l’economia, fai crescere il PIL almeno dell’1%!!Muovi il mercato, operaio coglione, invece di tenere lì una scorticina per quando potrai averne bisogno. Di cosa te ne fai!
Già. di cosa te ne fai???
Qui inizia la terza ragione per la quale la norma è un’autentica bestialità.
Forse non tutti sanno ancora che con le riforme pensionistiche degli ultimi anni, tutti i lavoratori, ed in particolare quelli che non hanno anzianità precedente agli anni ’90, percepiranno delle pensioni che non gli basteranno neppure a comprarsi le pallottole per spararsi, unica chance per una fine dignitosa, raggiunta la tenera età pensionabile di 70 anni.
E’ perfino troppo ovvio che, almeno fino ad oggi, la liquidazione ha rappresentato una somma che, per chi si apprestava a “cambiar vita” e livello di redddito, era un boccone di ossigeno che ti consentiva di poterti godere più dignitosamente il giusto riposo. Ma poteva anche essere l’aiuto in un momento di difficoltà per spese impreviste, oppure per dar vita ad un progetto di futuro: magari pagando la prima rata per l’acquisto di una casa. E’ fin troppo ovvia la logica di chi, ben sapendo che di futuro è melto meglio non parlare, vuole che queste somme siano immesse immediatamente sul mercato,oppure, ben che vada, date in mano a qualche assicurazione privata, magari amici di amici, affinchè ci speculino un pò sopra.
La cosa più divertente che ho sentito a commento di questa norma, da fonte governativa, è che “voi, che vi dichiarate di sinistra non avete fiducia nei lavoratori e nella loro capacità di gestireil risparmio..”. La realtà è esattamente l’opposto. Chi ha piena consapevolezza che, nell’ignoranza generale, ed in particolare, nell’ignoranza media della classe operaia ci si possa tuffare dentro agendo sull’estrema difficoltà che questa “classe” deve sopportare, sono proprio coloro che questa norma hanno fortemente voluto. Io non ho nessuna difficoltà ad ammettere che c’è una enorme ignoranza su queste normative. Si sono costruite e volutamente tenute all’oscuro della stragrande maggioranza dei lavoratori. Si sono moltiplicate, volutamente nel silenzio dei più, forme di lavoro in cui “la pensione” è solo un utopia. Oggi, in questo mare di ignoranza, solo chi è bastardo dentro osa sguazzarci alla ricerca di un tornaconto personale. Renzi è questo. Non c’entrano destra o sinistra in questo discorso. C’entra chi è o non è bastardo dentro.
Io però, nonostante tutto questo, sono pronto a scommettere: solo una percentuale bassissima di lavoratori usufruirà della norma. Solo chi sarà preso veramente dalla “fame”, lo farà.
I dipendenti, e anche gli imprenditori, non sono coglioni fino al punto che crede questo governo di pseudo sinistra.
Buon Natale e Buon Capodanno

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